di Claudia Perdighe
Questo numero inizia con un articolo che ha per titolo una domanda Abbiamo bisogno di un Doc da relazione? La risposta data dall’autore Tommaso Filippini è “si”. In che senso è utile distinguere questa tipologia di disturbo ossessivo? Funziona in modo diverso dalle altre forme di disturbo ossessivo. In realtà, spiega l’autore, in linea con la teoria del disturbo di Francesco Mancini (La mente ossessiva), il disturbo ossessivo è sempre regolato dal medesimo scopo, indipendentemente dalle forme che prende: il timore è sempre esporsi a una qualche forma di colpa deontologica e le compulsioni sono un tentativo di prevenire o ridurre questa possibile minaccia. Che senso ha allora distinguere le varie forme di disturbo? Una delle funzioni centrali è aiutare il paziente a riconoscere i suoi sintomi; questo scopo lo si ottiene più facilmente se il paziente si riconosce nelle compulsioni descritte. Questo è tanto più importante in questa tipologia di Doc, dal momento che occupa grande spazio nei social media e può essere facilmente confuso con varie forme di gelosia o di problemi relazionali. Una buona comprensione degli scopi in gioco è la premessa per una terapia efficace.
Il numero prosegue con due articoli dedicati alle patologie organiche e alle implicazioni psicologiche associate. Ricordiamo che la diagnosi di una patologia organica è una degli eventi che più predice un rischio suicidario.
Il primo lavoro è di Camilla Santini, La patologia cronica e i disturbi di personalità, lavoro interessante dal momento che affronta il problema dell’accettazione e adattamento a una diagnosi di patologia cronica in pazienti già affetti da un disturbo mentale tendenzialmente cronico, vale a dire di personalità. La dott.ssa Santini prova a rispondere alla domanda: come gli scopi alla base dei disturbi di personalità possono essere inficiati dalla compromissione di uno scopo di salute fisica?
Anche Arianna Negri e colleghi si occupano di patologie organiche croniche nel lavoro L’accettazione nelle malattie croniche, nello specifico di come avviene il processo di accettazione e di quelle che sono le difficoltà psicologiche. La diagnosi di una malattia, infatti, può esitare da un lato di gravi problematiche psicologiche dall’altro nella percezione di un miglioramento della qualità della vita e del senso di valore personale. La domanda cui gli autori cercano una risposta è: come favorire il secondo esito?
Silvia Mion presenta il lavoro Il Trauma migratorio e la Teoria dell’Esposizione Narrativa. Il processo migratorio e i diversi disturbi associati, come ad esempio l’ansia, la depressione e, soprattutto, il disturbo post-traumatico da stress sono un tema molto attuale. In questo articolo si analizza il concetto di trauma, il suo trattamento, approfondendo in particolare uno dei più efficaci interventi psicoterapeutici, la Terapia dell’Esposizione Narrativa.
Anche i disturbi dello spettro autistico sono un tema che suscita molto interesse, soprattutto da quando nel DSM 5 sono stati modificati i criteri diagnostici. Elena Maria Tamburrini e colleghe presentano la Psicoterapia cognitiva del paziente adulto con Disturbo dello Spettro Autistico ad Alto Funzionamento, che dunque mira non al trattamento del disturbo in sé quanto al riconoscimento e cura di sintomi associati.
Il numero si conclude con un caso clinico di Francesco Pavani e Sara Bernardelli dal titolo Sofia: se l’attacco di panico lascia il segno.
Questo caso ha due aspetti di particolare interesse: in primo luogo descrive un fenomeno che l’esperienza clinica ci insegna, vale a dire che l’uso di cannabis è spesso un evento scompensante negli attacchi di panico. In secondo luogo il caso mette bene in luce il ruolo del problema secondario in relazione ai sintomi dissociativi nella genesi e mantenimento del panico.
Sperando che sia piacevole e arricchente, buona lettura.
Articoli teorici | ||
Tommaso Filippini | Abbiamo bisogno di un Doc da relazione? | pp. 04-22 |
Camilla Santini | La patologia cronica e i disturbi di personalità | pp. 23-42 |
Arianna Negri, Maria Cusinato, Elena Righetto, Carlo Moretti, Francesca Baggio, Federica Mansutti | L’accettazione nelle malattie croniche | pp. 44-69 |
Silvia Mion | Il Trauma migratorio e la Teoria dell’Esposizione Narrativa | pp. 70-94 |
Elena Maria Tamburrini, Francesca Baggio, Federica Mansutti | Psicoterapia cognitiva del paziente adulto con Disturbo dello Spettro Autistico ad Alto Funzionamento | pp. 95-122 |
Casi Clinici | ||
Francesco Pavani, Sara Bernardelli | Sofia: se l’attacco di panico lascia il segno | pp. 123-139 |