di Giulia Pelosi*
*Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Roma
Si presenta il caso di una giovane donna caratterizzata dalla presenza di sintomi tipici del Disturbo d’ansia sociale, aspetti di disregolazione emotiva e marcata impulsività, critica sprezzante su se stessa e stato depressivo secondario nel valutarsi “inadeguata”, “strana” e di conseguenza “sola”.
Nello specifico le situazioni maggiormente temute da Marlene sono tutte quelle in cui è esposta al possibile esame dell’altro, ed in queste situazioni teme di manifestare i sintomi dell’ansia che verranno valutati negativamente.
Del disturbo D’ansia Sociale vengono elencati a seguire i sintomi specifici che ne definiscono il disturbo (DSM 5, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione):
1. Marcata paura o ansia rispetto a una o più situazioni sociali in cui l’individuo è esposto al possibile giudizio degli altri;
2. L’individuo teme di mostrare i sintomi di ansia e che verranno valutati negativamente (umiliazione, imbarazzo);
3. Le situazioni sociali provocano quasi sempre paura o ansia;
4. Le situazioni sociali vengono evitate o sopportate con intensa paura o ansia;
5. La paura o ansia è sproporzionata alla minaccia reale rappresentata dalla situazione sociale e al contesto socio-culturale;
6. La paura, l’ansia o l’evitamento causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti del funzionamento.