Definizione del problema
Fin dai primi colloqui la madre ha descritto Alessio come un bambino molto sveglio, ma con enormi difficoltà in particolare sul piano relazionale e comportamentale. Egli, infatti, presentava adesività nei rapporti e di frequente capitava che si allontanasse in braccio ad estranei. Era inoltre molto difficile sostenerlo nei momenti in cui si sentiva in difficoltà, in quanto tendeva ad essere aggressivo e di fronte all’aiuto reagiva con rabbia (ad esempio batteva i piedi per terra o si metteva a gridare), di opposizione (era impossibile anche fisicamente contenerlo).
In particolare dall’analisi funzionale del sintomo è emerso che queste reazioni, erano comunque accentuate nel momento in cui l’ambiente reagiva con rabbia o con freddezza.
Più facilmente il contesto di gruppo faceva emergere questi aspetti, rispetto a quanto accadeva nel rapporto a due. L’autonomia personale del bambino era buona, si lavava e vestiva da solo, e la difficoltà da parte della madre era quella di riuscire a coinvolgerlo e a farsi accettare nei suoi tentativi di aiuto, senza sentirsi rifiutare.
Inoltre queste reazioni da parte della madre, ed in particolare i messaggi provenienti dalla scuola, dai nonni, la facevano sentire fallita, nel suo tentativo di “salvare il figlio” e di salvare anche se stessa agli occhi degli altri.
Dal punto di vista scolastico, la situazione era molto difficile; Alessio non riusciva a stare fermo sulla sedia, non rispettava i tempi, continuava ad agitarsi e di fronte ai No delle insegnanti, gettava i quaderni per terra e lanciava oggetti contro tutti.
Molto spesso inoltre urlava parolacce contro le insegnanti, alternando a questi momenti di intensa rabbia, momenti in cui chiedeva di essere preso in braccio.
Di conseguenza, Alessio non riusciva né a leggere, né a scrivere, in quanto l’attenzione era molto labile e le reazioni di rabbia di fronte agli insuccessi erano sempre pronte a scattare.
Nel corso delle osservazioni si è potuto constatare che queste reazioni si attenuavano solo quando le insegnanti lo avvicinavano, si sedevano vicino e provavano a rassicuralo.