La valutazione critica: strumenti guida
Non tutti i contributi scientifici presenti in letteratura risultano essere automaticamente di buona qualità ed è sulla base di questa consapevolezza che la consultazione e l’analisi del materiale scientifico dovrebbe basarsi su un processo sistematico di valutazione critica che permetta a chiunque, ed al clinico in particolare, di decidere se una ricerca è apprezzabile sul piano della validità, rilevanza clinica ed applicabilità.
Il CASP è costituito da sei strumenti di valutazione che si differenziano sulla base delle più comuni metodologie di ricerca utilizzate nella letteratura clinica[[1]]:
· Randomized controlled trials (RCT)
· Reviews
· Qualitative Studies
· Case Control Studies
· Cohort Studies
· Diagnostic Tests
Questi strumenti si articolano in differenti domande, pur condividendo la medesima struttura di base. Quest’ultima è composta da tre sezioni:
Sezione A: validità dello studio (identificazione del problema di ricerca, pianificazione del disegno sperimentale, fase delle osservazioni);
Sezione B: adeguatezza dei risultati (analisi dei dati);
Sezione C: rilevanza clinica ed applicabilità/generalizzabilità dello studio (interpretazione dati, comunicazione risultati).
Ogni questionario è costituito da dieci o dodici domande. In ogni caso, per procedere all’analisi dell’intero articolo, è necessario che le prime due domande di screening ricevano una risposta affermativa. Le domande di screening forniscono indicazioni su alcuni punti chiave:
· centralità, chiarezza della domanda di ricerca posta e sua utilità (“La domanda su cui si basa lo studio è chiara e specifica?” oppure “Gli scopi della ricerca sono enunciati con chiarezza?” );
· adeguatezza del metodo di ricerca impiegato nello studio (“Il metodo di ricerca utilizzato per lo studio è corretto?” ; “Il metodo utilizzato è il più adatto?”).
Idealmente queste risposte dovrebbero essere fornite con la sola lettura dell’abstract o della prima pagina dell’articolo.