Contenuti del training assertivo
Un buon punto di partenza per cominciare a comportarsi in modo assertivo è quello di esercitarsi in situazioni che talvolta ci creano disagio, situazioni che per noi possono essere difficili da gestire:
Fare richieste
Non sempre è facile chiedere ad un’altra persona di fare qualcosa o cambiare un proprio comportamento. Certo dipende dal contesto in cui questo avviene ma può succedere che non osiamo fare una richiesta che per noi è molto importante in quel momento.
Può essere che ci siano in noi dei pensieri disfunzionali del tipo “se chiedo vuol dire che sono debole”, “se chiedo lo metto a disagio”, che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi. Dobbiamo avere ben chiaro che chiedere è un diritto e non un delitto. Ecco una serie di passi che possono essere utili per aumentare la probabilità (e non garantire) che la nostra richiesta vada a buon fine:
1. guardare in faccia l’altra persona;
2. dire esattamente cosa vorresti che la persona faccia;
3. dire all’altra persona come questo ti farebbe sentire.
Nel fare la richiesta è utile usare delle frasi del tipo:
“mi farebbe piacere se tu…”, “apprezzerei molto se tu facessi…”, E’ molto importante per me che tu mi aiuti con……”.
Rifiutare richieste
In alcune circostanze rifiutare una richiesta può diventare un problema. Assecondare l’altro anche quando non vorremmo agire in un dato modo fa provare un senso di scoramento e di insoddisfazione oltre che emozioni di rabbia verso chi “ci ha messo nella condizione di dover fare …”. Anche in questo caso occorre tenere presente che è pur sempre un nostro diritto rifiutare pur rispettando il diritto degli altri di chiedere.
Alcuni suggerimenti utili per imparare:
1. guardare l’altro e parlare in modo fermo e tranquillo
2. dire all’altro che non puoi fare quello che ti ha chiesto. Usando una frase del tipo: “mi dispiace ma non posso……..”
3. dare una motivazione se necessario.
Manifestare il proprio disaccordo
Quando ci confrontiamo con gli altri non è raro che emergano pareri, opinioni divergenti. E’ normale e stimolante che questo accada ma talvolta potremmo sentirlo come “problema”, potremmo infatti assumere un atteggiamento eccessivamente remissivo, oppure viceversa aggressivo volto a soffocare l’idea altrui.
Alcuni suggerimenti:
1. guardare in faccia l’altra persona e parlare in modo fermo e tranquillo.
2. Esplicitare il proprio disaccordo. Specificare quello su cui non siamo d’accordo;
3. Illustrare chiaramente come noi “vediamo” la situazione rispettando il punto di vista dell’altro.
Fare e ricevere complimenti
Fare e ricevere complimenti non è sempre facile, spesso si prova imbarazzo ed anche da piccoli ci è forse stato insegnato a “non vantarsi” per non apparire superiori agli altri. Talvolta poi possiamo temere che l’altro voglia circuirci, ingannarci e che il complimento riservi qualche sgradita sorpresa per noi. Potremmo avere dei pensieri del tipo: “fare un complimento è una cose da femminucce”, “perché fargli i complimenti?Sta solo facendo il suo dovere”.
Non riuscire a fare un complimento potrebbe non permettere all’interlocutore di ricevere un feedback sul proprio comportamento, le persone imparano dagli errori ma anche dai successi.
Alcuni suggerimenti:
1. guardare in faccia l’altra persona. Parlare in modo calmo;
2. fare il complimento in modo chiaro e diretto senza “giri di parole”;
3. parlare in prima persona assumendosi al responsabilità di ciò che stiamo dicendo.