I contributi di questo numero sono all’apparenza molto eterogenei, anche se, mentre li leggevo, mi è venuto in mente la parola “cambiamento” come comune denominatore. In ogni contributo ho visto un messaggio di cambiamento e di speranza.
Il cambiamento della vita di una persona può avvenire attraverso un “outing” riguardo il proprio orientamento sessuale. Il contributo della Dott.ssa Alice Calonaci sottolinea le difficoltà che un omosessuale può affrontare, come l’omofobia e lo stigma sociale e quanto sia difficile poter far coincidere la propria identità interna e quella esterna. La collega esamina la letteratura scientifica sull’omosessualità, omogenitorialità e sulla psicoterapia con pazienti omosessuali per poter cambiare la sensibilità degli esperti del settore della psicologia e della salute mentale.
Il cancro è una malattia bastarda, che provoca sconvolgimento e sofferenza nelle persone colpite e nei familiari. Quando si parla di cancro si pensa spesso al capolinea, come se oltre il cancro non ci possa essere un cambiamento, non si possa continuare a vivere. Il contributo della Dott.ssa Solito evidenzia come la pratica della mindfulness può aiutare queste persone nella sofferenza e nella lotta contro il cancro. Come dice Kabat Zinn (“Vivere momento per momento”) anche nella sofferenza si può cambiare, anche dalla sofferenza di una malattia si può imparare e questo potrà avvenire con l’ aiuto della pratica. Il contributo riporta alcuni studi sull’ efficacia degli interventi di mindfulness sui sintomi depressivi e ansiosi e nel miglioramento della qualità della vita delle persone affette da cancro. Un altro obiettivo è quello di spiegare come i principi della pratica possono aiutare le persone nell’ elaborazione del lutto e nell’ angoscia di morte.
Il divenire genitori è un cambiamento fondamentale della vita di un individuo e può essere ritenuto, in alcuni casi, uno scompenso. Le donne con Disturbo Borderline di Personalità vivono con intenso stress la genitorialità e hanno difficoltà a rispondere ai bisogni dei figli. La collega Chiara Riso prende in considerazione diversi contributi sulla psicopatologia genitoriale e le competenze di parenting nelle mamme con Disturbo Borderline di Personalità. Inoltre la collega presenta una proposta di trattamento per promuovere la genitorialità, indipendentemente dall’ instabilità emotiva, per favorire una relazione genitore-figlio più stabile e coerente.
L’ uso di internet ha profondamente modificato la nostra vita. Numerosi sono i dibattiti su internet, sull’ utilità e / o la dannosità della rete globale. La Dott.ssa Zardini presenta le principali tematiche legate all’ utilizzo di internet e come la dipendenza dalla rete possa modificare la nostra vita a livello relazionale e professionale. Dal lavoro della collega emerge che le ricerche sull’ argomento si sono focalizzate soprattutto sulle cause intra e interpersonali che possono favorire l’ abuso di internet, mentre pochi si sono focalizzati sul trattamento psicoterapico della tecnologia digitale. Un modello c-c viene presentato come punto di riferimento nell’ uso problematico di internet.
Uno dei primi segnali di un esordio psicopatologico, che provoca il cambiamento della vita di una persona, è l’ insonnia, soprattutto nella depressione. Le persone che ne soffrono possono avere un peggioramento della vita lavorativa, affettiva e sociale. La dott.ssa Baglioni presenta gli studi sull’ efficacia del trattamento cognitivo – comportamentale dell’insonnia (TCC-I), sottolineando che questo trattamento può migliorare sia la qualità del sonno in pazienti con diversi profili psicopatologici e, in alcuni casi, nel produrre un miglioramento globale della salute mentale del paziente.
Il cambiamento sembra una cosa che avviene spesso nella vita di Carol, come la vita in orfanotrofio, la vita nella casa adottiva e l’allontanamento da essa. Ciò che non cambia nella vita di Carol, presentato nel caso in maniera puntuale dalla Dott.ssa Roberta Rossi, è il senso abbandonico che questi cambiamenti continuano a provocarle. Lei continua a sentirsi diversa, indegna e con sfiducia negli altri. La collega presenta 9 mesi di co-trattamento nella comunità dove Carol vive.
Il Dott. D’ Angelo presenta un intervento con un paziente con sindrome di Asperger, con incapacità di aderire al cambiamento, al nuovo, causato anche dal fatto di avere uno stile cognitivo e percettivo rigido. Il collega presenta le 15 sedute di trattamento dell’ansia associata al cambiamento, con la riduzione in termini di frequenza degli episodi e di intensità emotiva.
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