Social Skills Training
Lo skills training è un trattamento finalizzato al potenziamento di specifiche abilità socio-emotive che risultano deficitarie o carenti in alcune persone. Quando si parla di skills si fa riferimento a competenze emozionali e relazionali necessarie per gestire efficacemente le proprie relazioni interpersonali. Lo skills training è un allenamento delle abilità che l’individuo possiede volto al loro sviluppo al fine di garantirgli una vita relazionale soddisfacente. Questo tipo di intervento si svolge tipicamente in un contesto di gruppo e mira all’apprendimento di abilità utili alla gestione della relazione con gli altri, e ad affrontare i problemi derivanti dalle pressioni e dagli stress della vita quotidiana. Il trattamento è strutturato secondo dei moduli che vanno a potenziare le diverse abilità servendosi di tecniche specifiche, di seguito ne vengono indicati alcuni che fanno riferimento al nucleo di Skills che l’ O.M.S. ha individuato essere fondamentale in ogni programma di prevenzione (Marmocchi, Dall’Aglio, Zannini, 2004):
1. Modulo sulla capacità di prendere decisioni : Attraverso la tecnica del Decision Making la persona acquisisce la capacità di elaborare in modo attivo il processo decisionale con implicazioni positive sul senso di autoefficacia e sulla capacità di valutare le diverse opzioni nel momento in cui si è chiamati a prendere una decisione.
2. Modulo sulla capacità di risolvere i problemi: Attraverso la tecnica del Problem Solving (§.1.4.2) l’individuo apprende ad affrontare in maniera costruttiva i diversi problemi che se lasciati irrisolti possono causare stress mentali e tensioni fisiche
3. Modulo sulla comunicazione efficace: Attraverso il training assertivo (§1.4.6) il soggetto apprende ad esprimere opinioni, desideri, bisogni e sentimenti in maniera efficace facendo valere i propri diritti e rispettando quelli degli altri. Il ricorso alla tecnica del role playing consente inoltre, di sviluppare la capacità di esprimersi in maniera efficace nelle diverse situazioni di vita. Si chiede ai partecipanti del gruppo di impersonare un ruolo, di mettere in scena una situazione, definita dal conduttore o proposta da loro e si dà avvio alla rappresentazione di un momento di vita, oltre al ruolo di attori vi è anche quello di osservatori svolto da alcuni componenti. Una volta terminata la performance si attiva una discussione sulle difficoltà incontrate, le scoperte effettuate e le emozioni provate. Questa metodologia permette di sperimentare in vivo le situazioni, mettersi nei panni degli altri, esplorare in modo attivo atteggiamenti e stati d’animo propri e altrui, apprendere le abilità utili a fronteggiare le diverse situazioni che si possono presentare nella vita quotidiana (Marmocchi, Dall’Aglio, Zannini, 2004).
4. Modulo sulla gestione delle emozioni: Attraverso il ricorso al Modello ABC la persona impara a riconoscere le emozioni in sé e negli altri prendendo consapevolezza di come esse ne influenzino il comportamento. Stati affettivi intensi come la rabbia, se non riconosciuta e gestita può avere effetti negativi sulla persona e sulle relazioni sociali.
5. Modulo sulla gestione dello stress: Attraverso il ricorso a tecniche di rilassamento (metodo Jacobson) il paziente riesce a controllare i fattori di stress propri della vita quotidiana, previo il loro riconoscimento cui egli viene sensibilizzato durante il modulo 4.
Lo scopo dell’utilizzo di questa procedura, nella gestione della rabbia, è di consentire alla persona di acquisire, attraverso la sperimentazione delle diverse tecniche, le abilità di coping utili a fronteggiare la realtà, che spesso risulta essere molto complessa e difficile da gestire senza lasciarsi travolgere dall’immediatezza delle reazioni.